La pelle che non passa mai di moda: MyBonbons, Cubiamo, Metropolitan

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Un tempo la portavano solo i veri ribelli, oggi è un cult da indossare in ogni occasione: se pensi ancora che la pelle sia roba da motociclisti e rockettari sei fuori strada. Per molti anni, è vero, la pelle nella moda ha rappresentato l’espressione della ribellione: basti pensare al chiodo, l’iconica giacca indossata prima dai bikers negli anni Cinquanta e poi adottata qualche anno più tardi dalla subcultura punk. Un trend che proviene dalla strada, quello della pelle, ma che non ci mette molto ad arrivare in passerella.
Il primo a introdurla nelle sue collezioni fu Yves Saint Laurent, ma ben presto lo seguirono molti altri stilisti: dalla trasgressiva Vivienne Westwood a Claude Montana e i suoi tailleur in pelle e strass, da Gianni Versace fino a Ralph Lauren. Negli anni Ottanta la pelle era ormai diventato un must sulle passerelle delle più grandi griffe, da lavorare in tutte le forme, da utilizzare per ogni capo.



Da questo momento la pelle entra a far parte dei grandi classici della moda: sempre attuale, da indossare in ogni occasione, dai capispalla agli accessori. Fino ai giorni nostri. Anche questa stagione, infatti, la pelle è la protagonista dei nostri look: dalla giacca al trench, dal tubino alla gonna plissé. La novità? Stop al classico nero e via al colore, da quello pastello a quello più sgargiante. E questo vale anche per gli accessori, gioielli compresi: dalla borsetta al bracciale, la pelle si tinge dei toni dall’arcobaleno, magari con qualche dettaglio luccicante o qualche charm, come nelle collezioni MyBonbons e Cubiamo di Nomination.
Più classica e meno colorata la pelle nell’armadio di lui. Il total black vince, così come l’irriducibile aria da ribelle che ha accompagnato la nascita del mito del chiodo. Via libera, però, agli accessori: acciaio e pelle i protagonisti, che si mixano sapientemente nei bracciali da indossare per tutto il giorno, come nelle proposte della linea Metropolitan di Nomination.